
Tavolino rotondo in vetro da salotto Gotto
Esplorando l’acqua, la scopriamo non come elemento, ma come materia prima – un archivio vivente della memoria che accoglie il respiro del tempo, le tracce della luce e del movimento. Ci insegna ad assumere una forma, a dissolvere i confini e a custodire la profondità. Il vetro, nato dal fuoco e dalla sabbia, diventa il naturale prolungamento di questa essenza. Ne coglie la fluidità, la flessibilità e la mutevolezza, trasformandosi in uno spazio di transizione, dove la memoria risponde con il colore e l’energia trova la propria forma. Da questa contemplazione nasce la collezione Gotto. Il nome, tratto dal dialetto veneziano, significa grande bicchiere di vetro e antica unità di misura dei liquidi.
Il piano del tavolo riproduce lo stato di tensione superficiale dell’acqua – come una goccia sospesa nell’equilibrio. Così il vetro diventa una metafora della forma, in cui lo sforzo invisibile si manifesta come armonia visibile. La finitura artistica del piano è realizzata interamente a mano: l’applicazione degli smalti si basa su tecniche tradizionali veneziane che conferiscono a ogni pezzo una tonalità, una matericità e un gioco di luce unici, creando un disegno emotivo sulla superficie.
La base è composta da due elementi – una coppa d’acciaio dalle linee fluide e un cilindro che raccoglie la composizione in un’unica verticalità. Lo sguardo si sofferma sulla linea di contatto con il vetro, dove nasce uno spazio raccolto – un equilibrio di energia e silenzio. Gotto parla di contemplazione, di accumulo e di un ascolto meditativo del proprio ritmo interiore.
Design: Sergei Lvov (Levantin Studio);
Copywriting: Aleksandr Lvov (Levantin Studio);
Technical Development: Daniele Minetto (OOM Glass);
Art Direction: Giulio Minetto (OOM Glass).
2025





